Emozioni Intelligenti, laboratorio al PerLab di Firenze

Durante le attività formative proposte a Fiera Didacta 2017 mi è stato possibile assistere ad una presentazione di Laura Artusio in cui la dottoressa illustrava il metodo RULER dello Yale Center for Emotional Intelligence, portato in italia da PER Lab, laboratorio di psicologia, emozioni e ricerca, spin-off dell’Università degli Studi di Firenze.

Presentazione di PER Lab

Il 26 maggio 2018 si è svolto un convegno ed un laboratorio dedicato al metodo RULER ed all’intelligenza emotiva a scuola a cui ho avuto il piacere di partecipare.

Sono stati presenti Marc Brackett e Robin Stern, autori del metodo e direttori dello YCEI, Laura Artusio fondatrice e direttrice del PER Lab, Silvia Guarnieri vice direttrice di PER Lab e Umberto Galimberti. Precedentemente al convegno, Umberto Galimberti fu intervistato da Laura Artusio facendo il punto sull’importanza dell’educazione emotiva nel contesto scolastico italiano.

RULER è un acronimo che delinea il processo attraverso cui la persona lavora con l’aspetto emotivo attraverso il metodo:

  • Recognise, ascoltare e riconoscere l’emozione corrente
  • Understand, accettare e comprendere la condizione emotiva
  • Labeling, individuare e definire l’emozione che stiamo vivendo
  • Expressing, esprimere l’emozione in modo efficace e coerente al contesto
  • Regulating, regolazione dell’ambiente emotivo attraverso momenti dedicati alla riflessione e alla formulazione di strategie efficaci

Il metodo si configura come una cassetta degli attrezzi per l’educazione emotiva di cui il più celebre è sicuramente il mood meter: una matrice che permette di fare un’indagine sulla propria e altrui condizione emotiva attraverso la mappatura delle emozioni tra intensità e piacevolezza.

Credo che l’educazione sentimentale debba essere una priorità sia per gli studenti che per gli insegnanti e che il metodo RULER rappresenti un ottimo approccio per portare il discorso all’interno della didattica e dell’istituzione scolastica. Anche se mai in modo formale e strutturato, mi è capitato spesso di riferirmi al metodo per valorizzare e gestire l’aspetto emotivo delle attività formative che ho progettato e realizzato.