Professione: Cacciatore di Bufale (in Rete) Primo premio per IIS Bodoni Paravia

Nell’anno scolastico 2017/18 mi sono trasferito dalla Toscana a Torino coprendo una cattedra sul Sostegno presso l’Istituto Tecnico e Professionale Bodoni Paravia. Dato che c’era la possibilità, mi sono occupato anche dell’Alternanza Scuola Lavoro per la classe del Professionale a cui ero assegnato.

E’ uscito per la sua seconda edizione il Concorso Nazionale “Professione Cacciatore di Bufale in Rete, la partecipazione l’anno precedente era stata un successo allora pensai di riprovarci, sarebbe stata l’occasione per testare ulteriormente gli strumenti di didattica cooperativa. L’organizzazione dell’iniziativa era sempre di Istituto Pasteur Italia e IBSA Foundation.

Bando Concorso “Professione: Cacciatore di Bufale (in Rete)”

Ho riunito un gruppo interclasse di studenti e studentesse volontarie provenienti dal Tecnico e dal Professionale, risposero Leetrakul Paleerat, Christian Trombi, Beatrice Giancola, Francesco Salomone e Daniele Pulito. Riproponendo gli strumenti di progettazione condivisa usati l’anno precedente testandoli e calibrandoli per tema e contesto. Il gruppo progettò la vicenda narrativa e realizzò le tavole del progetto.

Cercando di strutturare una narrazione che potesse essere semplice e efficace, il gruppo giunse alla definizione di mettere in scena un Talent Show del fact cheking in cui diverse modalità della costruzione della verità potessero essere personificati da quattro debunker e messe in competizione. In questo modo era possibile superare il rapporto antitetico tra protagonista-buono debunker e l’antagonista-malvagio che costruisce e distribuisce le fake news. La verità diventa una questione di metodo e la scelta è lasciata al lettore che viene rimesso al centro del processo.

Il Progetto vinse il Primo Premio della sezione dedicata alle scuole secondarie superiori.

Pubblicazione dei Vincitori del Concorso 2018

Portare avanti un progetto didattico tra studenti del Professionale e dell’Istituto Tecnico è stata una bella opportunità: non è facile che studenti con studi affini ma con percorsi diversi abbiano spazi di confronto e collaborazione, invece ciò è prezioso.

Affrontare con attività laboratoriali aspetti critici delle dimensioni comunicative contemporanee è fondamentale in un percorso che intenda formare le figure professionali della produzione grafica, fotografica e audiovisiva. La comunicazione scientifica è uno dei contesti più interessanti in cui gli studenti possono cimentarsi, devono imparare a documentarsi e a esercitare il pensiero critico rispetto a processi in cui siamo immersi e di cui spesso non ci rendiamo conto.