Sembra uno scioglilingua di quelli troppo facili, invece è un’iniziativa formativa che arriva direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Un percorso alla scoperta del Piano Nazionale Scuola Digitale all’interno del Piano Nazionale Formazione Docenti, occasione preziosa dedicata ai docenti di scuola secondaria per aggiungere ai propri strumenti metodologici anche le nuove possibilità offerte dalle tecnologie digitali.
Il PNSD è stato varato insieme alla Legge 107/2015 “Buona Scuola” ed risponde alla chiamata per la costruzione di una visione di Educazione nell’era digitale, attraverso un processo che, per la scuola, sia correlato alle sfide che la società tutta affronta nell’interpretare e sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long) e in tutti contesti della vita, formali e non formali (life-wide).
La prima parte del corso tenutosi con lezioni frontali ha riguardato gli aspetti legali del PNSD, mentre nella seconda parte laboratoriale abbiamo potuto sperimentare applicazioni digitali utili alla didattica.
Di particolare interesse è stata la parte laboratoriale dedicata al coding ed agli ambienti digitali per l’apprendimento. Il varo del PNSD, al di là della sua effettiva efficacia è stato di un evento molto importante, è la prima volta che l’istituzione si è presa carico di un problema che da docenti affrontiamo continuamente: i cambiamenti che la rivoluzione digitale opera nella vita di tutti in generale e dei più giovani in particolare.
La tecnologia ci cambia profondamente, modifica i modi in cui accediamo alla conoscenza e quindi anche le metodologie didattiche di maggiore efficacia. Questo non deve significare l’acritica assunzione delle tecnologie digitali, anzi è l’occasione per conoscere e sperimentare nuovi modi di fare scuola per comprendere profondamente quali siano le modalità più efficaci per raggiungere gli obiettivi didattici. Ad un avanzamento delle tecnologie didattiche deve però corrispondere un bilanciamento coerente nell’orizzonte delle finalità didattiche, gli scenari aperti dalla rivoluzione digitale ci impongono riflessioni su cosa significhi educare e formare in questa nuova prospettiva.